Panoramica
Questo quinto report del Microsoft Threat Analysis Center (MTAC) sulle elezioni presidenziali del 2024 fornisce una valutazione conclusiva delle operazioni di influenza di Russia, Iran e Cina nelle ultime due settimane prima delle elezioni.
Dalla pubblicazione degli ultimi due report, il governo degli Stati Uniti ha intrapreso numerose azioni che hanno rivelato attività informatiche e di influenza a opera di avversari stranieri relativamente alle elezioni del 2024. Il 18 settembre, l’Office of the Director of National Intelligence (ODNI), l’FBI e la CISA hanno pubblicato una dichiarazione congiunta secondo cui alcuni attori informatici malintenzionati iraniani hanno inviato “materiali riservati sottratti alla campagna dell’ex presidente Trump” a individui all’epoca associati alla campagna del presidente Biden e ad alcune organizzazioni mediatiche statunitensi.1 Il 27 settembre, il Dipartimento di giustizia ha accusato tre attori informatici del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (IRGC) dell’operazione iraniana “hack-and-leak” che ha preso di mira la campagna di Trump e Vance. Secondo Il Dipartimento di giustizia, questa attività di influenza informatica rientrava nel quadro degli “sforzi continui” da parte dell’Iran “di alimentare la discordia, erodere la fiducia nel processo elettorale statunitense e acquisire illegalmente informazioni relative ai funzionari statunitensi, presenti e passati, che potrebbero essere utilizzate per portare avanti le attività dannose dell’IRGC, compresi gli sforzi ininterrotti per vendicare la morte di Qasem Soleimani, l’ex comandante di IRGC-Forza Quds”.2
Nel nostro ultimo report abbiamo sottolineato come gli attori di minacce iraniani abbiano concentrato le loro operazioni di influenza informatica sulla campagna di Trump, mentre gli attori legati alla Russia abbiano preso di mira, dopo la sua candidatura, la campagna di Harris. Nel mese successivo al quarto report, pubblicato il 17 settembre 2024, abbiamo osservato come gli attori di minacce russi abbiano integrato l’IA generativa nei loro tentativi di influenzare le elezioni americane, tra cui spicca la creazione di un deepfake politico sulla vicepresidente Harris, che ha comunque riscosso limitato successo online.
È inoltre possibile che gruppi legati all’Iran che prendono di mira le elezioni americane cerchino, come già avvenuto in passato, di interferire immediatamente prima delle elezioni o nel periodo immediatamente successivo, utilizzando attacchi informatici preparati settimane o mesi prima. Il 14 ottobre scorso un utente online legato all’Iran ha cercato, facendosi passare per americano, di convincere gli elettori a boicottare entrambi i candidati a causa del loro supporto per le operazioni militari di Israele. Questa attività recente, che si aggiunge a quanto riscontrato da Microsoft nei mesi precedenti, suggerisce un tentativo da parte dell’Iran di aumentare l’influenza nel periodo immediatamente precedente alle elezioni.
Anche le operazioni di influenza della Cina hanno visto un recente aumento, con un cambio di direzione che ha preso di mira una serie di candidati minori e di membri del Congresso. In un caso, l’attore di minacce cinese Taizi Flood ha condotto, su piccola scala, una campagna denigratoria contro la rielezione di un candidato repubblicano e a sostegno del suo avversario democratico.
Il nostro report conclusivo analizza alcuni possibili scenari nei giorni immediatamente precedenti e nel giorno delle elezioni.
Per saperne di più, leggi il report completo.
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